mercoledì 24 novembre 2010

Giulio Iacchetti per Coccio design: un deumidificatore sagomato con qualcosa da dire

L’intuizione nasce dalla mente di Fulvio Martini, proprietario dal 2007 della Coccio Design. Partendo dalla riedizione di Fischietto, progetto d Achille Castiglioni del 1998, designer di fama internazionale come Fernando Brizio, Marco Ferreri e Patricia Urquiola si sono messi in gioco. Capeggiati da Giulio Iacchetti, si sono cimentati nella realizzazione di deumidificatori sagomati, permeando di originalità un oggetto tanto comune quanto anonimo.
Eppure questo piccolo elemento che tutti abbiamo in casa apporta un contributo non indifferente al nostro benessere. Infatti, attraverso l’evaporazione naturale dell’acqua, il deumidificatore fornisce il giusto livello di umidità negli ambienti domestici, migliorando la qualità dell’aria.
L’intuizione di questo brillante progetto è la multifunzionalità di questi pezzi che, pur mantenendo la loro utilità primaria, sono progettati come veri e propri elementi di arredamento da appoggiare, incastrare, appendere al radiatore o addirittura da utilizzare come mensole.
Nella fattispecie, la Fabbrica del Vapore di Giulio Iacchetti, trasmette un messaggio particolarmente incisivo nell’ambito della salvaguardia dell’ambiente e del design sostenibile. Ai fumi neri delle fabbriche che incupiscono le città e che siamo abituati a vedere (e respirare), si sostituisce il vapore acqueo che ripulisce l’aria, producendo benessere. Un cambiamento significativo!

Iacchetti, che si occupa di Industrial Design dal 1992, ha sempre lavorato con materiali e progetti naturalmente “buoni” e sostenuto la filosofia del design sostenibile. Le sue creazioni, pur essendo molto essenziali, hanno linee molto ricercate, ma soprattutto trovano sempre un utilizzo nella vita quotidiana, migliorandola, senza danneggiare l’ambiente.
Tra i numerosi premi internazionali ricevuti, ricordiamo il Compasso d’oro nel 2001 assieme a Matteo Ragni, con cui realizzò la posata multiuso biodegradabile “Moscardino”, oggi esposta a MOMA di New York.

Il segreto di Iacchetti, lo afferma lui stesso, è l’ascolto. Dalle esigenze dell’uomo in generale a sé stessi. Ma soprattutto è importante avere la capacità di ascoltare il materiale stesso e il progetto, permettendogli di guidare l’ispirazione del Designer. In questo modo se ne ricaverà solo il meglio.

www.giulioiacchetti.com